Continua il tour virtuale del nostro comune con il secondo segmento del progetto FRAMMENTI DI MEMORIA a cura della Pro Loco Montano Antilia, con un documento e un video riguardante la Scala Santa di Montano Antilia, probabilmente aperta alla devozione dei fedeli nel 1775, in occasione dell’Anno Santo indetto da Papa Clemente XIV e inaugurato da Papa Pio VI.
Scala Santa – Secondo segmento del progetto “Frammenti di Memoria”
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Nel box che segue si può leggere e scaricare ( in formato PDF ) la narrazione del video
Nel cuore antico di Montano, ove un tempo sorgevano le “pagliare”, primo nucleo abitato da pastori, è custodito un prezioso tesoro: la Scala Santa.
Una notizia documentata sulla Scala Santa si ha nel resoconto della visita pastorale di Mons. Zuccari, vescovo diocesano dal 1768 al 1798.
Mons. Zuccari arrivò a Montano il 25 maggio del 1785, accolto dall’arciprete Tommaso Lettieri.
La visita ufficiale, in realtà, sarebbe iniziata solo due giorni dopo, perché quell’anno il 25 maggio coincideva con la solennità del Corpus Domini.
Durante la visita ufficiale, il Pastore diocesano volle recarsi in preghiera presso la Scala Santa ed i verbali della visita riportano che ne lodò l’alto valore devozionale: “…….visitavit Cappellam Scalae Sanctae de recenti extructam et laudavit….”
La Cappella, probabilmente, era stata aperta alla devozione dei fedeli nel 1775, in occasione dell’Anno Santo indetto da Papa Clemente XIV e inaugurato da Papa Pio VI, a causa della morte del suo predecessore.
Sulla lapide, collocata sulla porta d’ingresso e parzialmente cancellata dal tempo, si legge una epigrafe in latino che riporta, tra l’altro, il nome dell’abate Nicola Monforte, membro della famiglia dei duchi di Laurito, che ottenne il regio permesso di edificare la cappella e il privilegio, per chiunque vi si recasse in preghiera durante la Settimana Santa, di attingere al prezioso tesoro delle indulgenze.
La cappellina venne costruita seguendo il modello della Scala Santa di Roma.
Il santuario della Scala Santa di Roma si trova nei pressi della Basilica di S. Giovanni in Laterano ed è uno dei Santuari più visitati al mondo. Secondo un’antica tradizione conterrebbe la Scala del palazzo di Pilato in Gerusalemme salita più volte da Gesù, per recarsi in giudizio al cospetto del governatore romano, nel giorno della sua Passione e Morte. Sempre la tradizione racconta che la sacra reliquia fu portata a Roma dall’Imperatrice Elena, madre di Costantino, insieme ad altre preziose reliquie.
La Scala Santa è entrata nella storia devozionale e penitenziale dell’età moderna a partire dal XVII secolo.
Dopo l’apertura ufficiale anche la Scala Santa di Montano è diventata meta di pellegrinaggio, soprattutto durante la Settimana Santa, cuore e centro dell’anno liturgico. I fedeli salgono gli scalini in ginocchio e si fermano a contemplare quello che rimane di un antico affresco, di pittore anonimo, che riproduce la scena della Deposizione di Gesù dalla Croce, comunemente conosciuta come “Pietà”.
Un tempo, si racconta, che la Scala Santa fosse anche sosta obbligata per le compagnie di pellegrini che a piedi si recavano al Sacro Monte di Novi, percorrendo sentieri montani.
Nel 2014, per valorizzare il patrimonio spirituale e l’unicità rappresentata dalla cappellina, la Comunità ed il parroco hanno voluto che si effettuassero lavori di consolidamento e restauro per riportare, per quanto possibile, la struttura al suo aspetto originario, dopo anni di grossolani interventi e d’incuria. Il 12 aprile del 2014, una solenne cerimonia ha restituito alla devozione dei fedeli la Scala Santa.
Nel 2017, invece, un decreto della Penitenzieria Apostolica, firmato dal Card. Mauro Piacenza, dopo aver accolto le insistenti preghiere del parroco, ha concesso la possibilità di ottenere l’indulgenza plenaria, alle condizioni stabilite dalla Santa Chiesa, nei giorni della Settimana Santa e in un giorno a discrezione, nel corso dell’anno liturgico, individuato poi nella data del 14 settembre festa dell’Esaltazione della Croce.
Negli ultimi anni, la cappellina è diventata punto di riferimento per l’azione pastorale parrocchiale ed interparrocchiale. Il Venerdì della Settimana Santa è meta di una suggestiva Via Crucis che, partendo dalla Chiesa Madre si conclude proprio alle porte della storica reliquia.
Nell’anno pastorale 2020/21 la Comunità montanese, in ricordo delle vittime del Covid-19, ha voluto installare i quadri di una Via Crucis permanente che, che attraverso il centro storico, conduce i fedeli proprio alla Scala Santa, offrendo una importante occasione di preghiera e raccoglimento personale e comunitario.
Durante la Quaresima del 2022 i gradini in pietra sono stati rivestiti in legno, aggiungendo un ulteriore prezioso elemento alla complessiva opera di valorizzazione.
Complimenti per la narrazione e le riprese a tutti coloro che hanno partecipato ,bravi
Grazie Paola, a nome di tutto il gruppo della Pro Loco che ha partecipato alla realizzazione di questo secondo segmento, dopo quello relativo alla Chiesa SS. Annunziata. Altri ne seguiranno a partire dal prossimo sul museo del giocattolo di Massicelle