La frazione di Abatemarco si sviluppò nell’Alto Medioevo, mentre si presume che precedentemente avesse ospitato un insediamento di origine orientale, come testimonia la chiesa di San Nicola di Mira, attorno al quale nacque l’odierna Abatemarco, che presenta al suo interno una Madonna col Bambino scolpiti in pietra.
Abatemarco prese il nome da Marco, abate del monastero di Santa Cecilia, e fu centro rinomato e frequentato per la coltivazione e la lavorazione del lino sotto la guida sapiente di monaci agrimensori.
La sua storia è molto travagliata, in quanto a periodi di intensa attività spesso si alternarono momenti di crisi economica e di calamità.
Storia
La località ha origini alto-medievali, sviluppandosi attorno alla chiesa di San Nicola di Mira, e prende origine dall’abate del monastero di Santa Cecilia, tale Marco. Anticamente dedita alla coltivazione del lino, ebbe una storia travagliata di passaggi, attraverso compravendite, a varie signorie locali, fino a diventare dal 1811 frazione di Montano Antilia.
Geografia fisica
Abatemarco si trova nel Cilento meridionale ed è situata tra due fiumi, il Lambro ed il Mingardo, ed in una conca racchiusa fra i monti Antilia (1.316 m) a nord e Bulgheria (1.225 m) a sud. Sorge su una strada provinciale che collega Montano Antilia (a 4,5 km) con Massicelle, e si trova quindi a 4 km dallo svincolo massicellese della superstrada, variante della SS 18, Salerno-Battipaglia-Paestum-Agropoli-Vallo della Lucania-Palinuro-Policastro-Sapri. Dal mare, precisamente da Palinuro e Marina di Camerota dista circa una ventina di km, mentre ne dista 22 da Vallo della Lucania e 107 da Salerno.
Monumenti e luoghi d’interesse
La chiesa più antica del paese è quella di San Nicola di Mira, antica costruzione bizantina ricostruita nel 1700. Altro edificio degno di nota è la cappella di San Rocco, patrono del paese.
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